14/05/2006 |
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SPEZIA: (4-3-1-2):
Rubini; Giuliano, Maltagliati, Fusco
(3´ st Addona), Gorzegno; Padoin, Ponzo (1´ st Bianchi),
Saverino; Alessi (37´ st Ciarcià); Guidetti, Varricchio.
Non entrati Locatelli, Paruta, Pelatti e Guariniello. Allenatore
Soda.
(4-3-1-2):
Iezzo; Grava, Maldonado (35´ st Giubilato), Romito, Lacrimini;
Montervino, Montesanto (32´ st Trotta), Amodio; Bogliacino;
Pià (27´ st Sosa), Calaiò. Non entrati Gianello,
Briotti, Fontana e Borrelli. Allenatore Reja.
Cronanca:
Un buon Napoli, concentrato e ispirato, ma troppo sprecone, impatta
al Picco di La Spezia contro la squadra che ha vinto il girone
A della C1 nella gara di andata della finale di Supercoppa di
terza serie: 0-0 il finale. Un risultato bugiardo, perché
la squadra di Reja ha dimostrato di essere decisamente
superiore allavversario e solo gli errori sotto la porta
ligure fa sì che il discorso non sia già chiuso.
Partita vera, comunque, che offre anche buon ritmo e discreto
agonismo. Squadre con moduli speculari (il 4-3-1-2) e abbastanza
motivate, Napoli con Montesanto play e Bogliacino
fantasista, davanti la coppia Calaiò-Pià.
Già dallavvio si capiva chi era il più forte:
al 5 uno-due tra Bogliacino e Calaiò,
con il sudamericano a lasciar partire un sinistro dal limite ben
parato dal portiere spezzino. Al 12 era invece Calaiò
a rubare palla a Maltagliati e scappare verso la porta
avversaria, ma veniva fermato fallosamente prima dellingresso
in area. Anche dura, la squadra di Soda, e partita che
si faceva inaspettatamente scorbutica, soprattutto in mezzo al
campo, dove però si facevano apprezzare il dinamismo e
la caparbietà del trio Montesanto-Montervino-Amodio.
Quanto ad occasioni, comunque, sempre e solo Napoli: al 25
Calaiò ci provava da posizione defilata, con Rubini
ad opporsi bene, poi, al 31 e al 36, due colpi di
testa di Pià (su traversoni di Grava e Lacrimini)
finivano fuori lo specchio, ma non di molto. Più blandi
gli ultimi minuti della prima frazione.
Nella ripresa stessa solfa, ma con uno Spezia più vocato al contropiede. Napoli senza paura, però. Napoli che, anzi, aumentava la pressione. Al 15 Montervino pescava Calaiò nellarea avversaria, ma il bomber azzurro si faceva deviare in angolo la conclusione sotto misura. Al 24 arrivava invece un clamoroso palo colpito da Pià di testa su traversone di Montervino, ancora una volta uomo assist. Buona la funzionalità offensiva del modulo scelto da Reja. Su tutti un Bogliacino che in pratica gioca a tutto campo, lasciando spazio allistinto. Il risultato è che la formazione ospite ha potuto godere quasi sempre di un uomo in più in ogni zona del campo. Indicazione molto interessante, questa, anche in chiave futura. Tornando alla gara, sempre Napoli sugli scudi, mentre cominciava la girandola delle sostituzioni. Una di queste poteva risultare vincente. Il riferimento è alloccasionissima capitata sui piedi di Sosa (subentrato a Pià), capace di colpire male a pochi metri dalla porta avversaria spedendo la sfera alta sulla trasversale. Al 27 si faceva finalmente vedere lo Spezia, con un contropiede dellex Varricchio, a cui Iezzo diceva di no. Un minuto dopo ci provava Alessi su calcio da fermo, ma la conclusione finiva a lato. Lultimo brivido, però, era ancora di marca azzurra. All84 era di nuovo Calaiò a scattare sul filo del fuori gioco verso Rubini, scaricando però di poco fuori il diagonale. Finiva senza reti, ma le indicazioni sono chiare: il Napoli è la squadra più forte dellintera C, e a meno di sorprese, giovedì porrà il sigillo definitivo.